Alcune volte l’attività di un fundraiser consulente è giudicata solo dalla misura del tempo che occorre realizzare tale attività….
Ecco un esempio (vero) di quello che può succedere:
Un fundraiser è chiamato per una consulenza da un’organizzazione nonprofit che ha una situazione di grande difficoltà a gestire una intricata problematica fiscale che potrebbe causargli danni centinaia di migliaia di euro.
Seduto alla riunione, il fundraiser ascolta con pazienza, asserisce con la testa, mormora qualcosa ogni tanto. Dopo soli trenta minuti di riunione, capito il problema, il fundraiser interviene e in pochi minuti da un’idea assolutamente innovativa che risolve completamente il problema, facendo diventare il problema una grande opportunità di fund raising.
Il presidente dell’organizzazione nonprofit è felice e si offre di pagare la consulenza immediatamente.
“Quanto le devo?” chiede.
“Sono 500 euro” risponde il fundraiser.
“500 euro? 500 euro per pochi minuti di lavoro? 500 euro mi sembra troppo per parlare 1 solo minuto? 500 euro mi sembra davvero una cifra esagerata. Pagherò soltanto quando mi manderà una fattura dettagliata che giustifichi una cifra del genere”.
Il fundraiser acconsente con un cenno e se ne va.
Il mattino dopo il presidente dell’organizzazione nonprofit riceve la fattura, la legge attentamente, asserisce con la testa e da’ ordine di pagamento senza una lamentela.
La fattura diceva:
– discorso di un minuto alla riunione di ieri: euro 1
– sapere che cosa dire: euro 499
Si guadagna per quello che si sa, non per quello che si fa.
Per Fund Raising Blog (VM)