Da Lunedì a Giovedi’ scorso sono stato impegnato a tempo pieno in un corso di formazione per la Fondazione Adolescere una fondazione nonprofit, seriamente intenzionata muoversi con successo nel mondo del fund raising. Sono stati 4 giorni di lezione…intensi, una specie di ritiro, con i 15 dirigenti della Fondazione (il Comitato Sviluppo). Persone davvero interessanti e profonde, in un luogo splendido: la Penicina. Incontrare luoghi e persone così, che vogliono seriamente cambiare il mondo (perchè non è per di meno che vale la pena “spendere” 4 giorni isolati dal mondo per decidere strategia, finalità, strumenti, veicoli, piani, e percorsi di fund raising…) è una delle grandi belle cose di questo mio lavoro.
Ma voglio farvi vedere anche la bellezza della Penicina. Un paio di foto le avete qui, per il resto vi invito ad andarci… La Penicina (ex Villa Locatelli) sorge a quattordici chilometri da Bobbio, ma all’interno del Comune di Romagnese: quindi si trova in provincia di Pavia in una zona di incontro tra ben quattro regioni (Lombardia, Emilia, Liguria, Piemonte), sul Penice, a 1100 metri d’altezza. Si tratta di un’area tra due colli di bosco dove la casa del grande camino (ex villa padronale), la casa del piccolo forno, la villa-residence, la chiesetta (si tratta di un edificio in stile pisano curiosamente dedicato alla Vergine delle Bozzole della Lomellina), la grande fontana, la legnaia, la villa dell’accoglienza sono utilizzate dalla Fondazione Adolescere di Voghera per incontri formativi per adulti, come occasioni educative per i giovani. Esiste una convenzione con diverse università per permettere ai docenti e agli studenti di realizzare stages di ricerca e tirocini. Vi si svolgono così seminari, in particolare centrati sulle dinamiche di gruppo. Unitamente ad un’offerta di soggiorni per gruppi di adulti e famiglie. Durante l’arco di tutto l’anno si succedono eventi culturali e spettacoli. Non si tratta insomma di un unico luogo, ma di più luoghi, di un bosco, del silenzio…che si fanno suggestione, modalità di incontro, riflessione. Dall’inverno all’estate i colori si dipingono nella cornice degli alberi, gli abeti, e nel prato come tappeto di muschio quando arriva la primavera. A quella morbida altitudine il tempo si può tenere in tasca. C’è silenzio, ma anche la possibilità di incontrare persone; ci sono cose da fare insieme, ma anche aree di pace solitaria.
E’ lo spazio in cui ogni gruppo può trovare una traccia, un timbro, un colore. In questo senso è il luogo del domani, entro il dipanarsi delle stagioni.