Mi è piaciuto particolarmente il video che tratta il caso del violinista Joshua Bell che ha suonato 6 canzoni in una stazione della metro di Washington D.C. Joshua ha suonato 6 canzoni con il suo Stradivari da 3 milioni e mezzo di dollari di valore. Ha ricevuto dopo 43 minuti e 1097 passanti, 27 donazioni per un totale di $32.17 (pliù una donazione di 20 dollari dall’unica persona che lo ha riconosciuto. Per chi lavora nel direct mail ciò vorrebbe dire che il tasso di risposta è del 2.5% con un costo per donazione di $125,000 (lo Stradivari! anche se però io lo considerero come una donazione, no?) e con un ROI dello 0.00015%.
Ma vi rendete conto? La più bella musica, suonata dal più grande violinista vivente, con uno dei violini più belli mai costruiti nella storia dei violini, in uno dei posti più frequentati, raccoglie quattro spiccioli.
Riconfermo quello che ripeto sempre, “la grammatica della raccolta fondi non è la grammatica delle belle cose”. La notizia l’ho trovata qui e concordo con il blogger che sostiene come questo video può ricordare a molti fundraiser come gli eventi, se non ben gestiti e organizzati, possono essere una strategia poco efficace per comunicare e raccogliere fondi.
[Foto di Coffee Monster pubblicata con licenza Creative Commons]