Ecco un’altra lettera che ho corretto per una raccolta fondi delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice, cosa ne pensate di questa?
Originale
Egregio signor….
la cronaca italiana degli ultimi mesi ha riportato alcune notizie preoccupanti circa il mondo della giovinezza, dell’adolescenza e dell’infanzia. Sono stati al centro dell’attenzione dei mass media “baby killers”, atti di bullismo scolastico sia nei confronti degli adulti (docenti) che di altri adolescenti in difficoltà. Sull’onda emotiva evocata da tali eventi, numerosi e disparati sono stati gli sforzi compiuti da più parti, per interpretare il fenomeno da punti di vista diversi. Le cause di questi fenomeni sono molte e forse nessuna, presa in maniera isolata, è in grado di spiegare cosa si nasconda dietro comportamenti autodistruttivi, aggressivi e poco rispettosi per se stessi e per gli altri, degli adolescenti e dei giovani di oggi. Forse l’unico sistema per affrontare questa realtà è agire sulla prevenzione, considerata come promozione di socialità, di opportunità, di diritti.
Già nel 1800 don Bosco parlava dell’importanza della prevenzione; raccoglieva ragazzi di strada senza famiglia o inviati da soli in città in cerca di lavoro e, per impedire che lasciati a se stessi, perdessero i valori umani e morali che avevano ricevuto, offriva loro assistenza e soprattutto educazione. Il nostro Istituto fondato da don Bosco si occupa da sempre dell’educazione della gioventù e in particolare della prevenzione del disagio giovanile. Oggi più che mai è necessario riuscire a rileggere il Sistema Preventivo di don Bosco, per attuare nuove strategie di incontro coi i giovani e aiutarli a scoprire e assumere valori socialmente corretti e divenire così loro stessi, i protagonisti di un’opera di rigenerazione della società.
Per questo motivo, noi Figlie di Maria Ausiliatrice, abbiamo pensato di proporre un seminario di studio sul sistema preventivo rivolto a quanti lavorano nel campo giovanile come educatori. La scommessa di questo seminario è quella aiutare gli educatori a riscoprire il Sistema Preventivo come metodo di rigenerazione della società valorizzando, appunto, il protagonismo giovanile.
Tale seminario si terrà a Lignano Sabbiadoro dal 21 al 23 settembre 2003 e vedrà coinvolte circa 200 educatori che lavorano sia nell’ambito scolastico che in quello del tempo libero.
La sua impresa lavora per noi da molti anni. Nei dialoghi che spesso abbiamo avuto lei si è sempre dimostrato sensibile ai problemi dei giovani ed ha sempre dimostrato apprezzamento del lavoro educativo che noi operiamo. Per questo motivo, cercando fondi per la realizzazione del nostro progetto, abbiamo pensato a lei certe che saprà rispondere con generosità alla nostra richiesta.
Ed ecco la mia proposta
Egregio signor…,
la cronaca italiana degli ultimi mesi ha riportato alcune notizie preoccupanti circa il mondo della giovinezza, dell’adolescenza e dell’infanzia. Sono stati al centro dell’attenzione dei mass media “baby killers”, atti di bullismo scolastico sia nei confronti degli adulti (docenti) che di altri adolescenti in difficoltà, altre situazione che segnalano la vera emergenza educativa oggi presente in Italia. Non si insegna più, non si sa perché insegnare, non si sa perché imparare.
Sull’onda emotiva evocata da tali eventi, numerosi e disparati sono stati gli sforzi compiuti da più parti, per interpretare il fenomeno da punti di vista diversi. Quali sono le cause di Le cause di questi fenomeni? Perché ci sono tanti e tali sono molte e forse nessuna, presa in maniera isolata, è in grado di spiegare cosa si nasconda dietro comportamenti autodistruttivi, aggressivi e poco rispettosi per se stessi e per gli altri, degli adolescenti e dei giovani di oggi. Forse l’unico sistema per affrontare questa realtà è pensarci “prima” e non “dopo”! Agire sulla prevenzione, considerata come promozione di socialità, di opportunità, di diritti.
Già nel 1800 Quando don Bosco nel 1800 parlava dell’importanza della prevenzione, aveva messo in opera tante cose; raccoglieva ragazzi di strada senza famiglia o inviati da soli in città in cerca di lavoro e, per impedire che lasciati a se stessi, perdessero i valori umani e morali che avevano ricevuto, offriva loro assistenza e soprattutto educazione.
Il nostro Istituto fondato da don Bosco si occupa da sempre dell’educazione della gioventù e in particolare della prevenzione del disagio giovanile. Oggi più che mai è necessario ripensare alle metodologie (antiche e nuove) di San Giovanni Boscoriuscire a rileggere il Sistema Preventivo di don Bosco, per attuare nuove strategie di incontro andare incontro ai coi i giovani, per e aiutarli a scoprire il “senso della loro vita”, il “perché fanno le cose”.
Non è tanto un problema di e “assumere valori socialmente corretti”, come tanti pedagoghi moderni ci vogliono fare credere, noi sentiamo l’urgenza di trasferire ai giovani il perché la vita è bella e vale la pena viverla in pieno senza distruggerla e divenire così loro stessi, i protagonisti di un’opera di rigenerazione della società.
Noi siamo qua per questo.
Per questo motivo, noi Siamo le Figlie di Maria Ausiliatrice, ordine fondato dal carisma di San Giovanni Bosco e facciamo tante cose per sostenere e aiutare i giovani a trovare, e in alcuni casi, a ri-trovare la loro strada. Ecco perché abbiamo pensato di proporre un seminario di studio sul sistema preventivo rivolto a quanti lavorano nel campo giovanile come educatori. Noi vogliamo aiutare gli educatori a riscoprire il metodo di Don Bosco,un metodo semplice allo stesso tempo profondo La scommessa di questo seminario è quella aiutare gli educatori a riscoprire il Sistema Preventivo come metodo di rigenerazione della società valorizzando, appunto, il protagonismo giovanile.
Il seminario si terrà a Lignano Sabbiadoro dal 21 al 23 settembre 2003 e vedrà coinvolte circa 200 educatori che lavorano sia nell’ambito scolastico che in quello del tempo libero. Per fare tutto questo ci occorrono soldi. Nonostante noi lavoriamo come volontariato e nessuno dei convegnisti verrà pagato, l’organizzazione del convegno, le spese di viaggio e l’ accoglienza ha dei costi elevati. Molti degli educatori che parteciperanno non potranno pagare, essendo loro stessi volontari e molte volte privi di risorse proprie. Ecco perché ci rivolgiamo a lei. La sua impresa lavora per noi da molti anni. Nei dialoghi che spesso abbiamo avuto lei si è sempre dimostrato sensibile ai problemi dei giovani ed ha sempre dimostrato apprezzamento del lavoro educativo che noi operiamo.
Per questo motivo, cercando fondi per la realizzazione del nostro progetto, abbiamo pensato a lei certe che saprà rispondere con generosità alla nostra richiesta. La partecipazione di 10 educatori ci costerà XXX, una delle tre giornate di convegno costerà complessivamente XXX e l’intero convegno costerà XXX . Noi le chiediamo di sostenerci in una di queste tre proposte , ma ovviamente lasciamo a lei e alla sua generosità la decisione ultima!
Grazie, grazie davvero per quanto vorrà fare per noi!
[Foto di 3blindmice sotto licenza Creative Commons]