L’altro giorno mi è arrivata una email di Poste Italiane contenente alcuni dati interessanti sull’efficacia del direct mail tratti da una loro ricerca. Eccoli.
L’indagine è stata avviata su un campione rappresentativo d’intervistati, ai quali è stato chiesto di conservare la posta commerciale ricevuta nelle ultime quattro settimane.
Il 90% delle famiglie coinvolte nell’indagine ha ricevuto almeno un mailing al mese, con una media mensile di 7,8 oggetti recapitati. Restringendo il campo alla posta commerciale indirizzata personalmente ad un individuo della famiglia, la percentuale dei riceventi è del 53% con una media mensile di 2 oggetti recapitati.
Altro dato di notevole interesse è il tempo medio che i destinatari dedicano alla lettura della posta commerciale non indirizzata che è pari a 3,8 minuti. Il tempo dedicato alla lettura sale addirittura a 4,2 minuti per i mailing indirizzati. Questi dati suscitano particolare attenzione se si considera che nei mezzi classici il tempo d’attenzione è misurato in pochi secondi.
Il 95% dei mailing indirizzati personalmente è stato aperto ed esaminato, il 53% ha suscitato interesse, il 22% ha indotto ad un’azione (tra i mailing che ne richiedevano) e di questo dato il10% ha generato un acquisto, il 6% un approfondimento e il 5% altre azioni legate a richieste presenti nel mailing.
Questi risultati dimostrano un basso affollamento del mezzo (solo 2 lettere indirizzate al mese), elevata attenzione dedicata alla posta commerciale (4,2 minuti di lettura) e grande reattività dei destinatari (il 22% effettua azioni dal ricevimento del mailing).