Come sapete la manovra d’estate (art. 63bis L. 6.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. 25.6.2008, n. 112) ha reintrodotto la facoltà per il contribuente di destinare una quota pari al 5×1000 dell’IRPEF, dovuta con la prossima dichiarazione dei redditi, a sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza. Sarà pertanto nuovamente possibile per i Comuni finanziare con le risorse derivanti dal 5×1000, alcune attività di utilità sociale come, ad esempio, l’assistenza agli anziani ed ai disabili, l’assistenza domiciliare, i servizi all’infanzia, ecc.
Mi arriva una email da un noto editore che si propone per fare il “fundraising adatto a tutti”. In pratica egli propone un manifesto uguale per tutti con uno slogan uguale per tutti che possa andare bene per tutti i Comuni.
Il noto editore afferma che:
“considerato che le richieste di interventi sociali continuano a crescere, mentre diminuisce la capacità dei Comuni di offrire servizi di utilità sociale, gli amministratori locali nutrono particolari aspettative per questa possibilità di entrata “a costo zero” che può consentire il reperimento di proventi importanti. La raccolta di adesioni è legata all’efficacia con la quale gli enti riescono a comunicare ai propri cittadini le attività ed i servizi che intendono realizzare“
Ora nulla in contrario che questo editore si faccia avanti per vendere manifesti, depliant, locandine, prestampate e solo da personalizzare per ogni Comune, ma vi sembra ragionevole che questo sia lo spirito con cui un comune affronta il 5 per mille? ha una sua logica? Quando ho visto la pubblicità di questo servizio sono rimasto un po’ interdetto (per non dire agghiacciato). Ma che senso ha fare fundraising solo in questo modo… un Comune prende un manifesto ci mette sopra il suo marchio e chiede il 5 per mille?. Quindi il volontariato è diventato la terza gamba di un mondo che non ha piu’ i soldi per fare tutto. Il perfetto succedaneo del buco del conto degli enti pubblici?
E magari tutti i manifesti di tutti i comuni sono uguali? Alla faccia della buona causa, del fundraising. Mah!
P.s. date un’occhiata a questa pagina pubblicitaria che mi è arrivata in forma di email, non c’e’ da stare allegri… (e ripeto non è colpa dell’editore, che ammiro e che fa benissimo il suo lavoro e in modo encomiabile, non vorei prendermi una denuncia!! è la logica che sta sotto che è pericolosa!!). Un fundraising per tutti? NO! A ognuno il suo fundraising!