Una lettrice di questo blog mi scrive alcune domande sul fundraising per la scuola, eccole insieme alle mie risposte. Spero possano essere utili anche a chi cerca di migliorare l’apporto di fondi alle scuole pubbliche e private.
Quale forma giuridica è corretto costituire per fare raccolta fondi? Cioè, è necessario costituire un’associazione o un’entità simile che abbia nei suoi scopi statutari il FR?
Assolutamente si, fai una APS “Amici della scuola”, oppure fai “Genitori della scuola”, ma questo è riduttivo. Fai una aps, NON una associazione di volontariato, perché devi poter fare delle attività commerciali e l’aps rende tutto più semplice. Le donazioni devono essere deducibili e costruire opportunità di dono a tutti.
Che tu sappia qualche scuola statale (escluse le università) ha già intrapreso seriamente questo percorso?
Si, soprattutto qualche istituto tecnico industriale statale o comunque scuole professionali che possono essere interessanti per Confindustria o per industriali in generale: sono sempre più alla ricerca di tecnici (categoria “persa” dal mondo del lavoro). Per gli altri istituti, ci si sta muovendo, con il contributo di alcuni genitori responsabili
Qualche tuo consiglio che mi permetta di far leva al meglio sul preside?
«E’ “inevitabile”, mio caro preside! Dove pensi di andare a prendere i soldi per la prossima gita di istituto? Come pensi di fare a imbiancare la prossima volta? Se non hai volontari non c’è nessuna possibilità!»
Il fundraising è l’unica possibilità, che ottiene per altro due risultati:
- aumento di visibilità (e dunque iscrizioni alla scuola)
- aumento di disponibilità economica… perché rifiutare dunque?