“Questa è la mia casa…la casa dov’è?” Cantava così anni fa un cantante che ha abitato per tanti anni a Forlì. In effetti anche io oggi mi trovo nella stessa situazione, sto cambiando casa, ma non ne ho comprata una nuova, ne sto costruendo una nuova. Il che è differente.
Prima di tutti secondo me la casa ha un valore profondamente simbolico ma allo stesso tempo concreto, umano. La casa non è tutto, perchè quello che conta sono i rapporti con le persone (e gli abruzzesi lo dimostrano), ma è importante. E’ il luogo di ritrovo della famiglia, degli amici, il mattino, la sera o il pomeriggio a fare i compiti o a giocare alla Playstation (quando si hanno 3 figli come me!).
Poi la casa ha un significato anche per come è stata costruita e la mia lo ha. Leggete questo articolo uscito sull’edizione locale de Il Resto del Carlino e scoprirete qualcosa in più della mia casa…in legno.(e qui trovate anche un video)
Tetto interamente fotovoltaico, solare termico, recupero dell’acqua piovana per usarla nei bagni, eccezionale tenuta al caldo (non metterò su l’aria condizionata), eccezionale tenuta al freddo (con un riscaldamento a pavimento che farà girare l’acqua a soli 28 gradi), riscaldamento con pompa di calore (e non con caldaia termica, no gas di scarico). Il legno? Resisterà al tempo? Io ci ho scommesso, perchè se quello che insegni non lo metti in pratica, e non ci provi tu a inquinare di meno, a riciclare di piu’, ad essere a “impatto zero”, allora sono tutte balle quelle che dici, sono tutti ecologismi di parole e non di fatti.
La mia è quindi una scelta “ideologica”, nel senso buono del termine, ma sostenuta da un ragionamento economico. C’e’ una filosofia di vita dietro questa scelta: e con me l’ha innanzitutto condivisa mia moglie, e poi i principali compagni di viaggio, gli architetti Roberto Pistolesi e Leila Polimeno e il costruttore Maurizio Fainelli (www.rondonigroup.it) . Il legno ha maggiore stabilità in caso di terremoto (resiste al 7 grado), nonchè agli incendi, scherma dall’inquinamento elettromagnetico, è piu’ sano viverci. Ed è piu’ economico, perchè costa di meno rispetto al cemento armato.
Ma allora economia ed ecologia possono andare insieme? Se non ci credessi, farei fatica a fare il docente di economia aziendale nel nonprofit.
Un piccolo ps.
Una costruzione totalmente in legno, in bioedilizia e con tecniche moderne di assemblaggio, rappresenta ancora una eresia dalle nostre parti, una cosa per gente stravagante?
Ma in sintesi un casa di legno:
* E’ antisismica per definizione, il legno non si sgretola è elastico e resiste alle intemperie se trattato opportunamente.
* E’ una grande occasione per il recupero e riutilizzo efficace di materiali legnosi, specialmente per i pannelli e le pareti interne (non credo per la parte portante).
* Ha un tempo di costruzione più che dimezzato rispetto alle costruzioni in muratura tradizionali.
* Necessita di poca energia per la sua costruzione, il legno è leggero e può essere trasportato con meno energia rispetto al cemento e ai laterizi, il cemento stesso consuma molta energia per la sua produzione nei forni klinker dei cementifici.
* E’ ambientalmente sostenibile, se smonto una casa di questo tipo posso riutilizzarne ampie parti, con un consumo globale di alberi relativamente modesto.
* E’ migliore dal punto di vista del consumo energetico, fresca d’estate e calda d’inverno.
* E’ più facile predisporre pannelli solari e fotoltaici, consentendo maggiore facilità di installazione e manutenzione degli apparati tecnici associati.
* E’ a prova di fuoco, ebbene si, sembra assurdo ma esistono tecniche di trattamento che consentono al legno di resistere ai fuochi accidentali molto meglio degli edifici convenzionali.
* Non da ultimo, costa addirittura mediamente meno di un edificio di superficie equivalente in muratura, essendo molte parti già prefabbricate.
* Non c’è quindi motivo perchè le nuove abitazioni non siano costruite tutte con questi criteri, specialmente in abruzzo dove occorreranno stabili antisismici e da realizzare in tempi brevi.