Sabato sera, cena di lavoro, al Ristorante di San Patrignano, Vite. Si tratta di un ristorante di altissimo livello, ma che mantiene ugualmente un tono informale e cordiale e amicale. Un posto bellissimo, pieno di “vita”. Tutti i camerieri e gli aiuti in cucina fanno parte della Comunità tranne i due chef della cucina e qualche altro ex, che hanno saputo organizzare un gruppo di altissimo livello, non tanto sotto il profilo tecnico (ed anche questo è fuori discussione) ma soprattutto sotto il profilo umano. Si vedono le persone che lavorano con amore, e lo si vede dalle piccole cose, dall’attenzione con cui tagliano il formaggio, dalla scelta delle marmellate, dalla cura dei menu’ (ho fotograto il menu’ dato a mia moglie che è senza i prezzi, mentre il mio era con i prezzi….in Romagna pagano gli uomini..), in cantina (foto) 15000 bottiglie e quasi 1800 etichette ti aspettano, e la cucina chiusa da un vetro, e’ in mezzo alla sala (foto), massima trasparenza, massima pulizia, e anche massimo silenzio. Non è il solito posto in cui “ci vado per fare un favore, ma so che mangerò male…ma è un sacrificio”, è proprio il contrario: “ci vado perchè mangio bene, molto bene, e con grande cura, e poi incontro anche un mondo diverso che si sta rimettendo in cammino, che ti può davvero dare tanto”. Grazie Sanpa! E grazie a Fabrizio Miserocchi, responsabile fundraising di San Patrignano, che mi ha fatto vivere questa bella esperienza.
P.s. Non sono un esperto di ristoranti di alto livello, ma vi assicuro che è un’esperienza da fare, perchè si respira la forza del nonprofit, e la voglia di “vita” dentro un ambiente pieno di professionalità.