Ricevo e rispondo:
Ciao Prof. Valerio,
ogni tanto ci ripenso e il conto non mi torna: l’anno scorso a maggio ho “comprato” un’azalea durante la giornata del’AIRC.
I volontari al banchetto hanno emesso regolare ricevuta, io non ho firmato nulla. Da qualche tempo dopo mi sono trovata socia dell’AIRC…. Nella ricevuta (purtroppo non l’ho più conservata, quando fai ordine poi le cose non le trovo più!), a ricordo non era indicato nulla riguardo la sottoscrizione come associato, mi pare fosse scritto qualcosa solo in merito alla privacy.
Ma com’è possibile che uno si possa ritrovare socio (nel frattempo ho ricevuto mailing vari con l’incipit “cara socia”, tra l’altro con il mio cognome scritto in modo sbagliato e la ricevuta era stata compilata da una persona che mi conosce!!) solo corrispondendo un’offerta per un’azalea e senza aver mai sottoscritto nulla? Da AIRC poi?
Aiutami a vederci chiaro…Un caro saluto, Giusy
www.abcburlo.it
Si tratta, cara Giusy, di una pratica che personalmente non condivido, ma che è ampiamente utilizzata. Ti voglio anche dire pero’ che nel documento ufficiale della Agenzia delle Onlus “linee guida per la raccolta fondi”, che la commissione a cui appartnego sta ultimando, ho personalmente fatto prevedere che nessun donatore deve ritrovarsi socio senza che sia stata esplicitata in modo chiaro ed evidente che vi era stata una richiesta di diventare. In alcuni casi poi, non si diventa soci, ma solo amici dei soci, (in quanto non si ha diritto di voto, ma si viene chiamati soci solo per facilitare quel senso di “essere parte di…” che tanto aiuta il fundraising). Comunque vada io penso che facilitirebbe non poco il rapporto con i donatori il chiarire in modo inequivocabile se si diventa soci (e di conseguenza chiarire dirittti e doveri) o se si è semplicemente sostenitori