35 milioni gli abitanti del canada, 9 miliardi le donazioni da privati, quasi 5000 gli iscritti all’associazione fundraiser canadese…
57 milioni gli abitanti in Italia, forse meno di 3 miliardi le donazioni da privati, quasi 200 gli iscritti all’associazione fundraiser italiana.
Tutto qui!, è tutto qui, il problema, la forza l’entusiasmo, la voglia di essere professione. Lo volontà di esserci e di diventare gruppo. E pensare che non sono più avanti di noi. Ho fatto la mia relazione davanti a oltre 200 persone, tutti Senior Level.
Mi hanno messo nelle Red Session (ci sono le Green, le Yellow e le Red a seconda della difficoltà crescente) e ho rifatto più o meno la lezione che ho fatto al Festival del Fundraising. Erano entusiasti: un’ora e mezza incollati, in silenzio ad ascoltare i miei ragionamenti su piramide, caso, veicolo, target. Domande, chiarimenti, suggerimenti. Molto divertente.
Questa professione necessita di un messaggio chiaro: il costo dei fundraising e’ PARTE della buona causa! Fino a che ci si dovrà nascondere dietro la ipocrita divisione costi fissi/costi di progetto…non riusciremo mai ad esplodere nemmeno in Italia. Il fundraising, i costi fissi, i costi non di progetto sono parte della Buona Causa!
P.S. Nella foto la mia sessione e in compagnia del collega Zak Bailey, che mi ha invitato in Canada, che fa parte del comitato relatori, ed è fundraiser presso l’Ospedale Princess Margaret Foundation.