Uno studente mi invia una richiesta molto specifica che ha come tema il benchmark fra organizzazioni nonprofit (questione in Italia ancora aperta…). Leggete, molto interessante direi.
Salve professore Melandri, mi chiamo […] e sono uno studente laureando del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale dell’Università di Palermo. La disturbo per chiederle gentilmente un’informazione per la mia tesi di laurea. Mi sto occupando di fundraising, in particolare sto cercando di valutare l’efficienza nell’attività di fundraising di alcune ONP siciliane, sulla base di informazioni e indicatori, scelti facendo riferimento a quanto esiste in letteratura. Sarebbe per me interessante poi poter proporre un caso di eccellenza di una ONP italiana da utilizzare come benchmark. Per questo, le chiedo se mi può dare un’indicazione, un suggerimento, riguardo appunto a un’organizzazione italiana che eccelle nel fundraising, in modo che io la possa contattare ed eventualmente raccogliere le informazioni necessarie. Consideri che le organizzazioni che sto analizzando sono tutte medio-piccole, tutte Onlus operanti nei campi del sostegno alle fascie deboli della popolazione, dai paesi in via di sviluppo, ai disagiati delle nostre città, a chi ha particolari problemi di salute fisica o mentale.
La ringrazio anticipatamente, e mi scuso per averla disturbata.
La mia risposta
Caro […]
indicare qualcuno che eccelle in termini di fundraising e’ assai difficile perchè si tratta di qualcosa che non puo’ essere complessivamente considerato.
Si tratta di un analisi che va fatta strumento per strumento, campagna per campagna, e organizzazione per organizzazione. E anche se due organizzazioni facessero lo stesso rate (percentuale di costi fissi/casti variabili oppure percentuale costi di struttura/costi di progetto, oppure soldi spesi per ogni euro raccolto) sarebbe in realtà ben poco significativo per segnalare la loro presunta efficienza.
Per Telethon che ha a disposizione la Rai, fare certe raccolte è ben diverso che per la piccola organizzazione di Palermo, e se magari Telethon ha il 20% di costi di raccolta rispetto alla piccola organizzazione di Palermo che ne ha 60% (cioè per ogni 100 euro raccolte ne spende 60) questo non significa necessariamente che una e’ buono e l’altra cattiva. Occorre guardare al momento storico dell’organizzazione, alla storia, alla causa, alla regione, alla dimensione, al suo database, alla presenza di volontari, ecc…
Piuttosto faccia solo un benchmark della sicilia, e questo avrebbe un suo significato, magari onp dello steso settore, e in se questo potrebbe avere un suo significato.
Io sarei interessato a pubblicare una sintesi della sua tesi in una delle riviste per cui collaboro, potrebbe avere un suo significato.
In altre parole, la domanda che si pone è secondo me quella sbagliata. E come se io avendo in casa un termometro rotto, per misurare la febbre ai miei figli mi dicessi “il temometro e’ rotto, ma almeno è un termometro”…in realtà non è così, occorre trovare altri modi per misurare la febbre, e il benchmark sul fundraising e’ davvero pericoloso!
Un caro saluto