L’aspetto religioso è evidentemente una componente fondamentale della vita americana.
Il solo fatto che nelle banconote (cioè sul denaro) vi sia stampato “In God we trust” (“In Dio noi confidiamo”) la dice lunga sul perchè i pellegrini arrivarono dall’Inghilterra. Perseguitati per il loro credo e decisi imprenditori. Religiosi e desiderosi di successo terreno. Questo binomio non è mai stato cancellato. Sono ancora credenti e sono ancora fortemente capitalisti. Ma vivono una dicotomia. Da una parte Lutero che dice che il denaro è la via per l’inferno, dall’altra devono far fruttare i loro talenti al massimo… e questo li destabilizza al punto tale che inventano il nonprofit. Ovvero quel sancta sanctorum dove possono scaricare tutto il loro voler bene al prossimo, mentre fanno i soldi sul prossimo. La religione è, quindi, parte di questo meccanismo.
La Columbia University è stata voluta da King George, la prima università newyorchese, la 5° americana, e, come tutte le università di allora, è di stampo anglicano. Ecco perchè all’interno c’è una cappella (S. Paul), davvero bella, nata per essere la chiesa anglicana (ovvero una chiesa cattolica diretta dal re di Inghilterra…) e che ora, con il cambio della cultura, è diventata un coacervo di esperienze. Ho fatto la foto a tutte le “religioni” che oggi frequentano la Cappella di San Paolo (cattolici, battisti, protestanti, anglicani, musulmani, ebrei, taoisti, induisti, ecc…) a ognuno il suo!
Again… “opportunità e diversità” è il motto di questo grande Paese, quello che è stato (e forse non lo è più) “the greatest country in the world”…. interessante no?