Sono curioso di capire meglio Staten Island, la grande isola provinciale a fianco dell’isola commerciale (Manhattan).
Per andarci prendiamo il traghetto gratis e poi l’autobus per andare nel Botanical Garden, cosa che mi appassiona sempre molto. Entriamo dentro per visitarlo e fra labirinti di siepi, giardini cinesi, angoli giapponesi, musei dei bambini, incontriamo una serie di splendide casette fine ottocento, stile vittoriano.
Sono i “residency program”.
In pratica una fondazione finanzia due mesi di lavoro a due persone per volta (sono 8 ogni anno) e le fa vivere all’interno della casetta. In cambio queste devono produrre i loro pezzi. Alla fine una grande mostra-galleria e pubblicità e vendita.
Un nuovo modo per dare la possibilità un giovane artista di farsi strada.
Le incontriamo, facciamo una foto e Anna e Brighid ci offrono una coca cola e poi avanti.
Idea semplice, poco costosa, nell”ambiente giusto (il giardino è un angolo di pace straordinario), una valorizzazione di un giovane: niente soldi ma solo opportunità di produrre.
Non ci vuole mica l’America…