Non voglio essere un mediocre. I mediocri. E’ il titolo dell’ultimo libro del filosofo canadese Alain Deneault, docente di scienze politiche all’università di Montreal. (“La Mediocratie”, Lux Editeur).
Spiega Deneault che essere mediocri non vuol dire essere incompetenti. Anzi, è vero il contrario. Il sistema incoraggia l’ascesa di individui mediamente competenti a discapito dei super-competenti e degli incompetenti. Questi ultimi per ovvi motivi (sono inefficienti), i primi perché rischiano di mettere in discussione il sistema e le sue convenzioni.
Ma comunque, il mediocre deve essere un esperto. Deve avere una competenza utile ma che non rimetta in discussione i fondamenti ideologici del sistema. Lo spirito critico deve essere limitato e ristretto all’interno di specifici confini perché se così non fosse potrebbe rappresentare un pericolo. Il mediocre, insomma, spiega il filosofo canadese, deve «giocare il gioco».
Io non voglio essere un mediocre. Che mi dicano che sono un incompetente, o mi dicano che sono uno che non sa stare al suo posto, ma per favore non ditemi che sono un mediocre…quella sarebbe veramente un’offesa