Durante il weekend ho dovuto tirare su il morale di un collega, che si lamentava perché le donazioni dello scorso anno non sono andate come previsto. A chi non è capitato??
Parlando dei motivi di questo calo, è saltato fuori che secondo lui esistono ormai troppe organizzazioni nonprofit che si contendono i soldi dei donatori. E magari le loro cause sono più “cool” della sua.
In pratica mi ha detto: “la mia organizzazione non cura il cancro, e non ha dei bei cagnolini da mettere nelle foto. Sono spacciato!”.
Ma la competizione nel fundraising può essere veramente un ostacolo?
Secondo me no: ci sono abbastanza soldi per tutti là fuori, l’importante è usare gli strumenti giusti per ottenere questi soldi!
Il discorso della competizione parte da una mentalità sbagliata: se le altre organizzazioni nonprofit ricevono più di me, allora loro sono più bravi e vincenti, ed io sono scarso, un perdente.
Sapeste quante volte ho visto fundraiser depressi ed invidiosi perché piccole charity avevano ricevuto delle grandi donazioni, e loro no! Quanti weekend a tirare su il morale dei colleghi! Dovrei farglieli pagare come consulenza!
Invece dovremmo essere contenti: è la prova che ci sono ancora un sacco di soldi che attendono solo di essere donati!
È umano scoraggiarsi quando non otteniamo risultati. Ma la questione non è solo competere per i potenziali donatori. La questione è: come faccio ad aumentare le donazioni di chi già mi segue?
Non dimentichiamoci di coltivare i nostri donatori: costruiamo delle relazioni con loro, cerchiamo di conoscerli meglio, portiamoli a pranzo se necessario. E non preoccupiamoci di quello che fanno le altre nonprofit. Se restiamo concentrati sui nostri obiettivi e sulle nostre mission, potremmo essere i prossimi a ricevere una grande donazione!
Avanti!
VM