Oggi è il 4 febbraio, la patrona di Forlì, è festa.
Scuole chiuse, università chiusa.
Forlì, città particolare, piena di sinistra antica
(il vecchio PCI),di tanta destra nostalgica (Mussolini è nato in provincia), di molto repubblicanesimo (sotto lo Stato Pontificio per tanti anni, con un residuo di anticlericalismo vivente), di tanti preti santi (Don Pippo, innanzitutto, il nostro Don Camillo), e di un po’ di massoneria (Piazza Aurelio Saffi è la piazza centrale della città) e tante altre contraddizioni e litigi.
Ma c’e’ una cosa che ha sempre messi tutti d’accordo a Forlì. Sulla Patrona siamo tutti d’accordo.
E nessuno si prova a litigare. E’ la patrona:
la Madonna del Fuoco.
In un mondo politically correct, dove non si può, non si dice, e se lo dici lo devi dire in un certo modo, se fai vedere devi farlo con correttezza… insomma, in un mondo insopportabile, io ho appeso la “laica” (opera d’arte e non devozione religiosa) immagine della Madonna del Fuoco a fianco al mio ufficio. La laica immagine di una opera d’arte che in questi secoli ha messo insieme sempre tutti i forlivesi.
L’immagine che ha messo d’accordo tutti. Ma è veramente solo un’immagine che NON si è bruciata in mezzo ad un incendio (da qui Madonna del Fuoco), oppure c’è dell’altro??
A me poi la Madonna del Fuoco mi ha fatto un regalo speciale.
La prima volta che sono uscito con mia moglie era proprio il 4 febbraio del 1999: ci siamo dati appuntamento con la scusa di andare a fare un giro alle bancarelle e mangiare una piadina salsiccia e cipolla…
Non vedo l’ora di andare a rimangiare con tutti i forlivesi una bella piada e salsiccia!