Ho vissuto oltre 5 anni della mia vita negli Stati Uniti (il 10% della mia vita…). Ero un Italiano, immigrato, poveretto e un po’ sfigato. Gli americani? Mi fan morire dal ridere! Sì è vero, non ne condividevo e non ne condivido alcune ipotesi e logiche, imperialisti?, sbruffoni?, troppo sicuri di se?, potete trovare tutti i difetti del mondo a questo popolo, ma perbacco, in quegli anni, il mio unico pensiero è sempre stato quello di condividere la mia precisa identità con la loro precisa identità.
Uno per uno.
Un americano alla volta.
In altre parole ho cercato di “integrarmi” con loro, perchè li rispetto, anche se sono diversi, e non ne condivido idee e modi di fare.
Ho cercato di capire perchè amano il barbecue, sono andato a vedere il football (che non mi piace) solo perchè volevo capire e interagire con loro. Ho camminato in mezzo al “foliage” in autunno, per capire le loro lacrime di commozione quando ne parlano, e sono stato in mezzo alla parata di Halloween per capire la loro necessità di “appartenere”, di “seguire”, di “mostrare”. Ho visto le banchette di vendita delle armi nel Texas sulle strade,per capire la voglia di Far West che si portano dietro.
Si può essere d’accordo o meno con una persona, ma integrarsi vuol dire mantenere la propria identità (io, italiano, cattolico, quarto di 4 figli, con le mie idee, e i miei pre-giudizi e giudizi …). Integrazione non significa chiedere di cambiare la mia testa, ma mi sono chiesto (io) come capire la (loro) testa.
Ora io mi chiedo:
Quanto dell’Islam odierno ha “veramente” voglia di integrarsi, (più o meno come ho fatto io negli Stati Uniti per intenderci?) Quante delle persone hanno veramente voglia di interagire con l’Europa? Abbiamo bisogno di un Islam europeo, un Islam che sappia vivere in Europa. Un Islam che sappia chi è che cosa è la Francia, che sappia vivere in Francia cercando di capire la Francia.