Mercoledì ho fatto il mio secondo webinar sul corporate fundraising. Anche questa volta un successo davvero notevole. Quasi 300 persone collegate (e collegate fino alla fine!) con oltre 60 domande ricevute durante l’ora di lavoro.
Che dire? Bello!!!
Ho ricevuto molte email dopo il webinar, ma una mi ha colpito particolarmente:
Mi scrive Paolo:
“Entrambi i webinar sono stati molto interessanti da seguire e hanno dato degli ottimi spunti. La modalità credo che sia molto ben studiata: tante persone, pochi e chiari concetti base, creare interesse nel fundraising. Complimenti, continuate così!
Ma a proposito del corporate fundraising, io credo che nelle grandi aziende (lavoro alla XXX) manchi il fundraising con i propri dipendenti per colpa dell’azienda stessa!
Mi spiego: tante grandi aziende hanno dipendenti non motivati perchè sono totalmente scollegati dall’azienda, dagli obiettivi e non sentono umanamente vicini i propri superiori. Quindi non sono produttivi. Un GRAZIE a volte fidelizza il dipendente più a lungo che un 50 euro in più in busta paga. Lei cosa ne pensa?”
Penso che Paolo abbia stra-ragione e che il nonprofit abbia una grande possibilità: quella di essere un catalizzatore di energie da distribuire anche al profit. Il nonprofit è IL “distributore di motivazione” e questo è un leverage pazzesco per rimotivare i propri collaboratori. “Dipendenti scollegati dall’azienda”… direi che non potrei veramente trovare una definizione più sintetica e adeguata della situazione di centinaia di grandi aziende profit… E voi cosa pensate?