20 Luglio 2018

Il GDPR dice due semplici parole: chiedete prima.


Se il rumore si abbassa, la fiducia aumenta…

Ho ricevuto per 40 giorni di fila, ogni mattina, la stessa email con la stessa identica richiesta di “adozione a distanza” da parte di una importante nonprofit italiana.

A un certo punto, ho chiamato al telefono il direttore fundraising di questa organizzazione, che conosco, e gli ho detto preoccupato “ci deve essere qualcuno che vi ha hackerato, perché manda una email al giorno, e nemmeno con il vostro mittente”.

Lui mi ha risposto, che era una scelta dell’organizzazione, perché anche se la percentuale di risposte è ultra-bassa, spedendo milioni e milioni di email, questo metodo funziona e produce risultati.

Ragionamento inattaccabile.
Ma quanti sono i danni collaterali che una prassi simile, genera nel mondo nonprofit?
Di quanto aumenta il “rumore di fondo”? Quanto vengono coperte “le vere conversazioni” da questa tecnica?

In fondo il GDPR che l’Unione Europea ha deciso di scrivere ha messo in legge quello che avevo scritto più di 20 anni fa: “La relazione tra il donatore e l’organizzazione nonprofit è come un matrimonio (o un’unione civile aggiornerei adesso…), in cui ci si prende cura l’uno dell’altra, un matrimonio con degli “interessi reciproci”; uno scambio, una continua conversazione, non un monologo” .

Ci sono due modi per affrontare quello che sta succedendo a partire da maggio con la nuova Privacy:

1) Prendere il GDPR come un’imposizione

I consulenti informatici (e qualche avvocato della privacy), quelli che sono interessati a massimizzare i contatti, con le opportune “alchimie digitali”, riusciranno, a trovare il modo di rendere di nuovo legale, il marketing a basso impatto che hanno sempre fatto e otterranno lo stesso tipo di tolleranza di basso livello e di qualità che hanno sempre avuto. Anzi peggioreranno. Perché grazie ai BOT (software che con speciali algoritmi, interagiscono in modo simil-umano con i donatori), le interazioni diventeranno industriali. La macchina del marketing in molte organizzazioni nonprofit ha un insaziabile appetito per l’attenzione, per i dati e per i clic, e così, attraverso un po’ di firme qua e là, raggireranno la normativa, per continuare a fare quello che hanno sempre fatto.

2) Prendere il GDPR come un’opportunità

Specialmente per i fundraiser e le organizzazioni nonprofit che hanno qualcosa da dire, qualcosa da proporre, o qualcosa da voler cambiare.
Perché se il rumore si abbassa, la fiducia aumenta.

Per fare fundraising, occorre parlare con le persone con cui si vuole parlare.
Richiedere donazioni alle persone che hanno manifestato un interesse, anche solo inziale, per l’organizzazione nonprofit
Perché i messaggi che uno “si aspetta di ricevere”, personali, e che interessano, saranno sempre superiori allo spam.
E lo spam è odioso agli occhi del destinatario. Specie se lo si riceve da una nonprofit.
In sintesi, il GDPR dice due semplici parole: chiedete prima.

C’è un parallelo nella regolamentazione ambientale.
Cento anni fa, quando i governi cominciarono a prestare attenzione agli inquinanti e ai veleni che le multinazionali scaricavano sulle loro comunità, alcune imprese decisero di non fare nulla per smettere di inquinare, e di fare pressione sui governi perché le nuove normative non passassero, e spesero molto tempo e denaro per combattere il cambiamento. Altre imprese decisero di andare in un’altra direzione, scegliere l’opzione di migliorare sé stessi, diventando intenzionalmente (e non per motivi di legge) più efficienti dal punto di vista ambientale.
Chi ha vinto? Oggi sappiamo che essere puliti si ripaga da sé.
Il percorso verso un’industria pulita si è rivelato più intelligente.

L’UE sta rispondendo ai donatori che si sentono strappati, disturbati, azzannati, oppressi. Sono stanchi di vedersi spogliati dei loro dati e rubata la loro attenzione.
I fundraiser non dovrebbero lottare contro questa normativa, ma superarla in efficienza.

Non si tratta di smettere di inviare email o lettere.
Tutt’altro! Si tratta di smettere di fare “rumore”.

Chi otterrà maggiori risultati nel fundraising sarà chi riuscirà a inviare più lettere o email alla “propria” comunità, a quelli che “si aspettano” di ricevere le comunicazioni.
Vincerà chi ha “chiesto il permesso”, prima di entrare.

In fondo in GDPR ha regolamentato quello che già si sapeva: vincerà chi conosce meglio il proprio donatore, chi è più capace di creare “matrimoni di interesse”.

CONDIVIDI L’ARTICOLO

Ogni domenica idee, storie, strategie sul fundraising. 500 parole alla volta.

I 10 articoli più letti

23 Giugno 2023

“La maggior parte delle persone preferirebbe camminare sopra i carboni ardenti piuttosto che chiedere soldi agli altri perché è ampiamente considerato un atto audace e presuntuoso pieno di potenziale imbarazzo” Questo è quanto dice Richard Levi dell’Alba University ed è una delle citazioni che ultimamente porto sempre con me a convegni e incontri. Bisogna dunque […]

25 Marzo 2023

Vi sembrerebbe normale che un critico cinematografico dopo aver visto un film desse una o cinque stelle solo in base alle ‘spese generali’ che la casa cinematografica ha avuto per realizzare la pellicola? Eppure questo è ciò che succede nel Nonprofit. Ci viene insegnato che le migliori organizzazioni nonprofit sono quelle che hanno basse spese […]

10 Marzo 2023

Il destino dell’essere umano è incontrare le persone. Ricominciano i convegni, le conference di persona (in foto sono al Philanthropy Experience di Catania). E’ importantissimo, quando si va a un convegno, utilizzare il convegno per quello serve: l’incontro di persona. Se andate solo per sentire le sessioni formative, usate il convegno solo per il 20% […]

28 Febbraio 2023

Saper chiedere bene una donazione è doveroso Ti senti in imbarazzo quando chiedi una donazione? Ti senti sbagliato quando chiami un potenziale donatore al telefono e sai che prima o poi dovrai sollecitare una sua donazione? Ritieni umiliante chiedere? Piuttosto che chiedere una donazione faresti qualsiasi cosa? Anche fotocopie per il tuo capo? Mi piacerebbe […]

3 Febbraio 2023

Mi capita sott’occhio, quasi per caso, questa poesia di Montale. L’avevo già letta (Montale, il poeta della malinconia, del senso religioso, del perché stare al mondo… lo leggevo sin da bambino, ma proprio da bambino, penso alle elementari, l’ho sempre letto e per certi versi, per come potevo, capito). Rileggo questa poesia e penso al […]

2 Febbraio 2023

C’è una foto che ho rivisto, qualche giorno fa, in un libro del 1986. Avevo 20 anni al tempo… E’ una foto che mi rappresenta bene e a cui sono sempre stato particolarmente affezionato. Il Papa veniva a Forlì e io avevo deciso che avrei voluto dargli la mano. Non avevo dubbi sul mio obbiettivo. Volevo stringergli […]

29 Dicembre 2022

Questo cartello l’ho fotografato in un bar. E’ all’interno di un piccolo centro commerciale, ma di quei centri non proprio splendenti, che non ci va una montagna di gente. Un piccolo barettino, gestito con un sorriso da una proprietaria, che è così come la racconta. Non promesse non mantenute. Semplicemente la descrizione di quello che […]

19 Agosto 2020

Vorrei partire prendendo di petto una domanda basilare la cui risposta ho forse data per scontata: che cosa è il lavoro? È importante farsi spesso questa domanda, specie in vacanza in cui hai un po’ più tempo libero, perchè poi quando lavori rischi di non chiedertelo mai. Per rispondere a questa domanda c’è solo un modo: guardare alla nostra vita. Chi sono […]

5 Giugno 2019

La pratica della raccolta fondi, pur facendo ormai parte integrante della cultura, e della necessità di molte organizzazioni non profit, non è ancora sufficientemente compresa. Spesso è mal rappresentata e troppo spesso vista con sospetto ed apprensione dai responsabili delle organizzazioni non profit, specialmente dai consiglieri di amministrazione. E così il fundraiser, troppo spesso, si sente […]

9 Gennaio 2016

Ogni volta che sperimento il blocco dello scrittore, smetto di scrivere… con le mani: e inizio a scrivere con le gambe. – Mokokoma Mokhonoana   Tutti parlano (e straparlano) di storytelling. Se vuoi fare fundraising, sempre più, occorre che tu sappia raccontare una storia. Vera. O diventi anche uno scrittore, o buona fortuna! Mi sa […]

SCRIVERE È UNA DELLE MIE PASSIONI

Iscriviti alla mia Newsletter

Riceverai ogni tot. (non tutte le settimane, ma solo quando ho qualcosa di utile da condividere)
idee, storie, strategie sul fundraising.

Scarica un estratto del mio ultimo libro

passo dopo passo impari a raccogliere fondi in maniera solida ed efficace