La mia prima edizione del Laboratorio Capstone la feci più di 20 anni fa.
Studiavo alla New York University e uno dei corsi principali era il cosiddetto “ Laboratorio Capstone”. In pratica si trattava di un corso in cui la classe – divisa in gruppi – doveva fare consulenza a un’organizzazione nonprofit di New York, di solito piccolina.
Perchè funziona il Laboratorio Capstone
Si ottenevano due risultati:
1. l’organizzazione portava a casa una consulenza su misura da parte degli studenti della New York University
2. gli studenti affrontavano il loro primo “cliente” facendo un’esperienza pratica e concreta, davvero utile.
Anche io feci il mio Laboratorio Capstone, mi occupai di sviluppare un piano di raccolta fondi per un ospedale nel New Jersey, progetto interessantissimo.
L’accordo fra l’NYU e l’organizzazione era che la nonprofit riconoscesse una commissione di consulenza alla NYU per il lavoro svolto. Risultato? Le organizzazioni facevano la fila per entrare nel progetto Capstone e diventare “clienti” della classe.
La scommessa del Master in Fundraising
Quindi, non appena è nato il Master in Fundraising, ho immediatamente cercato di ripetere la stessa esperienza. Ma l’idea che una nonprofit pagasse per ricevere una consulenza da un gruppo di studenti, guidati da un docente consulente, era forse un po’ troppo…avanti….!!!
Quest’anno, per la prima volta, dopo più di 10 anni di edizioni di Laboratorio Capstone proviamo a strutturare un percorso “al modo “americano”.
- Una causa
- 6 gruppi di studenti che affrontano il piano di raccolta fondi da diversi punti di vista
- Un docente di grande esperienza e capacità di insegnamento, Mauro Picciaiola, a coordinare il pensiero strategico e i lavori
- Un delivery finale concreto e immediatamente applicabile per l’organizzazione
Tutte le organizzazioni possono candidarsi al progetto …mi piacerebbe vedere la fila anche in Italia!
Questa è la nostra scommessa sulla capacità di vedere lontano delle nonprofit!