Fare un regalo non è un “do ut des”.
Se offro un aperitivo a un amico alla fine non mi aspetto che mi dica “beh, la prossima volta pago io”. Il dono non è una relazione simmetrica. Magari fra un anno, o 10 anni, capiterà che fra amici uno reciprochi. E magari uno reciproca anche con qualcuno che non sei tu. Altrimenti NON è dono, ma uno scambio commerciale (questa volta pago io, ma la prossima volta paghi tu).
Il dono è una reciprocità, senza calcolo, senza misura materiale.
Mio padre mi ha pagato gli studi, ma quando mi sono laureato non mi ha detto: “ok, mi sei costato tot, adesso inizia a restituirmi i soldi che ho speso, visto che ora lavori e puoi pagare”.
Magari si aspetta che io abbia lo stesso tipo di comportamento. Non con lui, ma con qualcun altro. Si aspetta che io reciprochi con i miei figli, o con qualcuno che ha bisogno di studiare.
Un regalo è un dono.
Se lo fai ti aspetti solo che l’altro sia felice, e che questa felicità sia il meglio per te e chi ci sta intorno.
Ecco perche fare un dono è importante, anche a Natale. Perché il dono è trasformativo di me, di noi, e della nostra società.