Se la donazione fosse solo l’unilaterale manifestazione di benevolenza di un re nei confronti di un mendicante sarebbero sempre in luce solamente il re e i suoi beni, mentre il mendicante sarebbe importante solo come colui che viene illuminato, ma in sé sarebbe soltanto un oggetto indifferente.
In realtà il vero donatore trasforma sé stesso e la realtà che lo circonda. Mira a mettere in luce i meriti del beneficiario, le sue capacità, non solo le proprie.
Per lui ha senso donare perché chi riceve la donazione si nobilita.
Il re benevolente trattiene e ricaccia indietro nel pensiero della sua provenienza il ricevente. Da qui il pensiero del mendicante: sono indegno. Il re sottolinea l’abisso che lo separa dalla sua altezza.
Il vero donatore non posa sul ricevente soltanto un magnifico vestito che lascia sotto tutta la povertà di mendicante della sua essenza e della sua origine. Il vero donatore si implica, porta un nuovo compito, un nuovo campo di attività, trasforma completamente, dà un nuovo orizzonte all’esistenza propria e di chi incontra, al punto che ognuno può lasciarsi alla spalle ciò che era, e guardare ciò che è chiamato ad essere.
Buon inizio Anno di lavoro e…. Buoni Donatori 2020!