Sono forzatamente a casa da più di una settimana. Dovrei finire la mia quaresima domani. Speriamo! Adesso oltre allo stop dovuto al crack sportivo (bacino rotto), siamo tutti a casa forzati dal Coronavirus. A dir la verità possiamo fare molto, moltissimo con skype, telefono, email, ma:
se non ti vedi in presenza, cambia. C’è meno spinta.
Come la formazione on line. Sì, funziona, ma è la stessa cosa?
Costa di meno. Si fa meno fatica. E in questi giorni a casa è più preziosa che mai…
Ma quando compri un corso lunghissimo da fare a casa: poi lo si fa, veramente? Lo si prende quel momento per studiare o lo si rimanda?
“No dai, lo faccio oggi pomeriggio! Anzi, lo faccio stasera quando torno dal lavoro, che c’è più calma.” E poi niente, succede che si rimanda…
Anche su Amazon compro molti più libri di quelli che poi riesco a leggere.
Molti li rimando, li rimando, li rimando… alle prossime vacanze! O magari a quando andrò in pensione?! Alzi la mano chi fa come me!
Gli economisti li chiamano i COSTI DI ATTIVAZIONE
ovvero quei costi – umani o economici – che si generano per “attivare” qualcosa.
Si tratta di fare lo sforzo di mettersi in moto, di decidere di partire. Come i costi di attivazione della mattina, quando mi alzo.
Io li chiamo i “60 secondi eroici”, quelli che passano da quando suona la sveglia a quando decido di mettermi in piedi!
Che fatica: ma dopo: che bella la giornata se si decide di prendersi tutto il bello della vita!
C’è bisogno di fare le valigie!
Obbligarsi a prendere il treno. Staccare dal PC.
Decidere di investire (tempo + energie) e partecipare di persona. Vedere “dal vivo” le cose, stare a stretto contatto, per 3 giorni interi al festival del fundraising, NON un mordi e fuggi.
E poi il bello è che nell’Hotel Parchi del Garda, di sotto, nell’area congressi il cellulare prende pochissimo!!!
Che alla fine è una fortuna per chi vuole veramente stare con la gente, chiacchierare di fundraising, fare network, cioè cercarsi nuove idee facendo le domande giuste a delle persone, non a delle FAQ o dei BOT! Le sfumature sono ben diverse. L’interazione di persona oggi è un privilegio. UN PRIVILEGIO.
Vedersi di persona al festival è un privilegio!
Dunque, siate “eroici”, come i 60 secondi della mattina, e decidete ora!
Superate con un balzo il costo di attivazione di venire al Festival! Non c’è Coronavirus che tenga!
C’è ancora tanto bisogno di contatti umani, di relazioni, di rapporti, di ridere insieme nello stesso luogo della stessa battuta (com’è successo lo scorso anno con Cevoli!!), di commuoversi insieme nella stessa sala della stessa storia!
Ci vediamo lì?