L’importanza di scegliere le “giuste” parole nel fundraising…!
Le parole sono il mezzo attraverso cui possiamo influenzare gli altri, attraverso cui possiamo spingere le persone a donare. Scegliere le giuste parole è un’arte. E questo voi fundraiser lo sapete bene… Storytellers che fate rivivere le storie dei vostri beneficiari ai donatori, che usate le parole per coinvolgere chi vi sostiene e non lasciarlo mai solo. È per questo che per l’ultima puntata di Casa Fundraising Speciale Natale abbiamo raccolto e analizzato assieme a Miriam Bertoli una carrellata di esempi di mailing, dem, newsletters dedicate al Natale per scoprire insieme la forza delle parole e l’importanza di sceglierle con cura, perché se le sapete usare, le parole sono capaci di creare una magia. Qui potete rivedere la puntata!
Qualche curiosità su Miriam…
Cosa ti ha spinto a fare il tuo lavoro?
Quando ho cominciato a farlo nel 2000: la pura curiosità del mio cervello destro e forse anche un certo fiuto. Ma ho continuato a farlo in questi anni per il piacere di vedere imprenditori felici e aziende che crescono, e ragazzi che grazie al digital marketing costruiscono un percorso di carriera…
I tuoi colleghi dicono di te….?
Parafrasando un detto sulla città in cui vivo: “Brava la Bertoli, ma non ci vivrei insieme” 😀 Scherzo, tendo a essere molto esigente e negli anni sempre meno paziente.
Il tuo personal statement?
“Con garbo e con determinazione”. Dritti verso l’obiettivo, senza urlare e soprattutto sempre con il massimo rispetto per le persone!
Hai a disposizione 1 solo desiderio: cosa chiedi a babbo natale?
Se è per Babbo Natale allora punto in alto: nel 2021 fammi andare a un concerto di Bruce Springsteen a San Siro! (che vorrebbe dire che si sono risolte anche molte questioni pandemiche di questi mesi…)
Nel tuo lavoro, stai in guardia da…?
La fuffa e il burn-out 😉
È sempre un piacere averti co noi Miriam, grazie!