C’e’ una cosa che faccio spesso quando sono in un momento confuso, quando non ho le idee chiare, anche quando sono arrabbiato e non voglio sbroccare: metto in ordine.
Metto in ordine la scrivania, metto a posto lo zainetto, risistemo la scrivania e i cavi del computer aggrovigliati, rimetto in ordine i libri della libreria. A volte, quando l’incazzatura è forte, cambio persino la disposizione dei mobili nell’ufficio…
Mi serve per calmarmi, per staccare, per dare “un ordine” alla vita, alle priorità alle mie cose, alle mie risposte e soprattutto alle mie domande.
E mettere in ordine, che tu lo faccia per un motivo o per un altro, aiuta, aiuta molto!
D’altronde, io penso che se uno non è ordinato fuori, è difficile (ma non impossibile) che tu sia ordinato anche dentro.
Mi ripeto spesso questo mantra.
Me lo descrisse un monaco benedettino di Milano. Mi disse:
“prima di fare la meditazione di un’ora o di un intero pomeriggio, noi mettiamo in ordine la nostra scrivania. In una scrivania pulita e ordinata pensi e mediti meglio. Altrimenti è più difficile”
E così in uno di “quei” momenti di riordino, salta fuori la foto qui sotto.
Sono al primo Festival del Fundraising, il 2007 nella storica Castrocaro, eravamo 300 il primo anno e poi via via, 400, 500, fino ad arrivare a mille e oltre.
È cresciuto enormemente il Festival (e anche il fundraising in Italia), ma il senso è sempre lo stesso e vi voglio scrivere questo messaggio per dirvi perché ancora oggi resto dell’idea che vedersi al Festival sia un privilegio di cui non privarsi.
Che tu voglia semplicemente fare meglio fundraising perché è il tuo lavoro, o perchè vuoi solo “fare beneficienza”, o perchè vuoi onorare la memoria di qualcuno, o perché hai quella bella idea di nonprofit ma non sai come realizzarla, questi e altri sono i motivi che di solito spingono a venire al Festival del Fundraising.
Ma io penso anche a quando l’eccitazione del primo periodo al tuo lavoro finisce, e iniziano le difficoltà, o la tua idea di nonprofit diventerà difficile da realizzare, e il tuo sogno di raccogliere fondi velocemente comincerà a svanire, sono motivi ancora più forti per toglierti ogni indecisione e andare al Festival del Fundraising, ritagliandoti tre giorni “per te” dai tuoi impegni e dal tuo lavoro.
Il Festival del Fundraising, “rimette in ordine” lo zainetto, la scrivani, i pensieri, il motivo per cui fai quel che fai, e anche quel che hai deciso di non fare. Il festival è una specie di mettere in ordine la tua vita professionale e non, una specie di respiro di libertà dopo un lungo e duro anno e in quel momento, quasi sempre, ti ritorna in mente perché adori fare fundraising