Nella nostra cultura chiedere soldi è sempre stato un gesto giudicato negativamente.
La mia scommessa, 500 parole alla volta, è quella di partire da questa accezione negativa e ribaltarla, dimostrando come invece raccogliere fondi per sostenere una causa sia un atto trasformativo della persona e un propulsore di movimento attraverso il quale tutta la società diventa più felice.
Il fundraising è una scienza e un’arte, e capire cosa non è aiuta a delineare meglio cosa effettivamente rappresenti.
Il fundraising non è:
• improvvisazione
Innanzitutto, il fundraising non è un atto di improvvisazione. La pianificazione, la definizione degli obiettivi e la comprensione del target di donatori sono essenziali. L’approccio deve essere sistematico e metodico. Non è sufficiente fare appello alle emozioni delle persone senza una strategia ben definita dietro.
• comunicazione:
La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nel fundraising, ma non è la sola chiave del successo. Infatti, mentre la comunicazione aiuta a far sapere al mondo ciò che stai facendo, il cuore del fundraising sta nell’instaurare connessioni sincere e durature con i donatori. Non è solo una questione di visibilità, ma di costruire relazioni solide e di fiducia. La frequenza e la passione nel chiedere sono determinanti.
Non basta dire che ci siamo, dobbiamo chiedere, chiedere e chiedere. La comunicazione è importante, ma il vero focus è chiedere ai tuoi donatori. Non chi fa più rumore nei media ottiene di più, ma chi chiede meglio ai donatori.
• crowdfunding:
il crowdfunding è solo una piccola parte del fundraising! Il crowdfunding, pur essendo uno strumento popolare e moderno per raccogliere fondi, rappresenta solo una piccola frazione del mondo del fundraising. Esistono altre metodologie che, se utilizzate correttamente, possono portare a risultati di gran lunga superiori.
• compravendita:
Non si tratta di dare qualcosa in cambio di un pagamento. Si tratta piuttosto di creare un legame, una relazione tra il donatore e la causa. Proprio come quando inviti un amico a cena, l’invito è un gesto di ospitalità e non un contratto. E’ reciprocità! È creare una relazione.
• spontaneo:
Numerose ricerche hanno dimostrato che la maggior parte delle persone dona in risposta a una richiesta diretta. Non si può semplicemente aspettare che le persone decidano spontaneamente di sostenere una causa, ma bisogna fare il primo passo, con determinazione e sincerità. Moltissimi studi hanno ampiamente dimostrato che sono pochissime le donazioni spontanee. La maggior parte delle donazioni è “reattiva” ad una richiesta. Bisogna chiedere, chiedere e chiedere – doniamo infatti perchè ci viene “chiesto” di donare.
Il fundraising, in molte culture, ha sempre avuto un’aura di riservatezza, se non addirittura di vergogna.
Tuttavia, è fondamentale ribaltare questa percezione.
Raccogliere fondi per una causa nobilissima è un atto che può trasformare una comunità, un paese e persino il mondo.
È un atto che genera un circolo virtuoso, creando opportunità, sostenendo progetti e realizzando sogni.
In conclusione, il fundraising non è solo una questione di soldi.
È una questione di creare cambiamenti, di promuovere una causa, di sensibilizzare e di costruire ponti tra donatori e beneficiari.