Conosco solo tre modi per fare fundraising, e ve li racconterò in 500 parole:
Cercare nuovi donatori
Questa azione è la più ovvia: è normale che per avere più donazioni si debbano trovare più persone disposte a donare! Nella realtà però è molto difficile: la ricerca di nuovi donatori può essere costosa e poco redditizia. L’idea che chi non ha mai donato prima, sarà subito pronto a farlo è un’illusione.
Molte organizzazioni spendono moltissimo per acquisire nuovi donatori, ma spesso non riescono a coprire i costi sostenuti per ottenere quelle nuove donazioni. Invece di concentrarsi esclusivamente sulla ricerca di nuovi donatori, si dovrebbero coltivare e coinvolgere i donatori esistenti!
Alzare la donazione media
Ovvero fare in modo che il donatore già acquisito doni importi sempre maggiori. Dal punto di vista dei costi non è nemmeno paragonabile l’efficienza tra la ricerca di nuovi donatori e chiedere a chi ha già donato di donare una seconda volta un po’ di più!
Un esempio: stai decidendo di acquistare una macchina fotografica online. Mentre la scegli, il sito ti mostra dei prodotti correlati, magari una borsa. La prima volta magari lo ignori, ma appena metti la macchina fotografica nel carrello, la borsa ti viene mostrata ancora una volta. E lì magari decidi di acquistarla! È banale, è semplice, ed è il classico tentativo che viene fatto per alzare lo scontrino medio per cliente. “Ma il sito non guadagna già vendendo solo la macchina fotografica?”. Certamente. Ma sulla borsa in aggiunta ha un margine di guadagno decisamente superiore.
E nel caso dei donatori è la stessa cosa.
Chiedere una seconda donazione a un donatore che ha già donato è molto più vantaggioso che cercare nuovi donatori. Sicuramente non riuscirai a far alzare l’importo della donazione media a tutti. Ma il costo per sollecitarli è decisamente più basso rispetto a quello sostenuto per aumentare il numero di donatori, perché chiedi a un gruppo ristretto e selezionato.
Ecco perché è comunque un’operazione conveniente.
Aumentare la frequenza delle donazioni
Il terzo e ultimo modo per ottenere più fondi è fare di tutto perché il donatore doni più frequentemente. Questa è la fase che la maggior parte delle organizzazioni nonprofit dimentica. Peccato! È qui che ci sono le potenzialità di maggior guadagno!
I donatori sono meno numerosi e il vostro costo per la loro sollecitazione è inferiore, ma la loro probabilità di dono è più alta e, nella maggior parte dei casi, quando ripetono la donazione con maggiore regolarità sono anche disposti ad aumentarla.
Quindi?
La ricerca di nuovi donatori è una tattica comune ma spesso costosa e poco redditizia. Concentrarsi esclusivamente su questa strategia può essere un errore.
Lavorare sull’aumento della donazione media può essere vantaggioso: chiedere ai donatori esistenti di contribuire con importi maggiori è efficiente in termini di costi.
Aumentare la frequenza delle donazioni può portare a un maggior guadagno nel lungo termine, poiché i donatori sono più propensi a donare regolarmente e ad aumentare il loro contributo nel tempo.
Bilanciare l’acquisizione di nuovi donatori con l’attenzione ai donatori esistenti è essenziale per una raccolta fondi efficace.