Un mix perfetto di esperienza e professionalità!
Oltre 20 anni di esperienza lavorativa nel Nonprofit, sia come Project Manager per ONG nella cooperazione internazionale, (ha avuto la fortuna di viaggiare e lavorare in oltre 40 paesi), sia come Fundraiser relazionale, specializzato nel rapporto con Fondazioni nazionali e internazionali (UE, Svizzera, USA). Stefano ha un profilo di competenza che fonde capacità di progettazione e sviluppo, management di organizzazioni del Terzo Settore e conoscenza tecnica del Fundraising. Dopo aver contribuito a fondare Soleterre 18 anni fa, e dopo aver vissuto esperienze in altre organizzazioni, tra cui Mission Bambini e COOPI, per cui ho sviluppato il mercato negli USA prima di guidare l’area di comunicazione e raccolta fondi, dal 2018 sto accompagnando una fase di sviluppo e crescita di Fondazione Soleterre come Responsabile dell’Area Sostenitori, Attivisti e Partenariati. Un’intervista da ascoltare e riascoltare:
“Mantieni sempre alto l’entusiasmo e non diventare mai cinico”
Stefano Oltolini quando studiava all’Università (Pavia – Relazioni Internazionali) sognava di lavorare per le ONG, e avrebbe pagato di tasca sua per fare quello che poi è diventato il lavoro di una vita.
La storia di Stefano è simile alla storia di tanti di noi, non trovate? Oggi lavora alla Fondazione Soleterre, una realtà straordinaria che si occupa del riconoscimento del diritto alla salute per tutti.
Il passaggio da project manager a fundraiser relazionale è stato molto naturale, ha sempre creduto nella necessità di ampliare conoscenze e capacità manageriali a tutto tondo, e superare le stereotipate divisioni tra «uffici progetti» e «uffici fundraising \ comunicazione». Perché come dice lui: “Oggi servono profili più evoluti, sicuramente specializzati ma in grado di gestire funding mix complessi con buona conoscenza sia delle dinamiche di sviluppo progettuale con istituzioni, sia delle capacità tecniche per gestire un team di giovani fundraisers e comunicatori”. E voi, cosa ne pensate?
Vi anticipiamo anche qualche piccolo aneddoto sulla sua carriera per iniziare già a conoscerlo…
Ha iniziato a girare per l’Europa e a incontrare Fondazioni e investitori prima dell’arrivo dei siti web dove trovi tutte le info, testando con molto anticipo le tecniche di «elevator pitching» che oggi vanno di moda… Ha sempre creduto che comunicare con chiarezza fosse fondamentale e potenzialmente rivoluzionario. Per anni ha girato il mondo ad insegnare a come scrivere progetti a giovani, religiosi e religiose. Usava un modulo che chiamava «Il logical framework e il fundraising insegnato a una suora», per indicare quanto impatto sociale avrebbe potuto generare se fosse stato in grado di formare con semplicità questi «Changemakers».
Un’intervista bellissima, grazie Stefano!!